Comunità spirituale degli Orishà – energie della natura

II Ẹgbẹ́ Òrìṣà II Comunità spirituale degli Orishà – energie della natura

Gli orishà speciali

Gli orishà speciali

Gli orishà »speciali« hanno un ashè particolare e pertanto è possibile iniziarsi solo singolarmente ad ognuna. Nelle orishà principali invece è possibile iniziarsi in una combinazione di due o tre contemporaneamente.

 

Egungun

Orisha Egungun (Egúngún)

L’orisha Egungun appartiene al culto degli antenati maschili, che portano nella nostra vita il senso per la comunità e per l’essere costruttivi. Gli antenati sono il simbolo della pace e dell’armonia. Aiutano le persone a comprendere qual’è la loro via nella vita, lottano nell’interesse delle persone e le aiutano a liberarsi dai loro nemici. Il nemico non è sempre una persona che vuole fare del male a qualcuno; il nostro peggior nemico potremmo essere anche noi stessi.

Alcuni antenati durante la loro vita terrena non avevano la saggezza, la volontà, la conoscenza e la possibilità di prendersi cura dei propri discendenti in modo adeguato. Ma nel momento del passaggio nel mondo degli antenati hanno acquisito tutte queste qualità. Tra gli Yoruba in Nigeria, il legame con gli antenati è talmente forte, che li seppelliscono direttamente dentro casa.

Simboli: abito rituale con ornamento di legno in testa oppure solo l’ornamento di legno; statua a forma di colonna sormontata da sette teste intagliate che rappresentano le sette generazioni; edon (figura maschile e femminile in metallo); penne bianche dell’uccello lékéléké; àtòrì (bastone rituale).

Colore: tutti i colori     

Orisha Gheledè (Gẹ̀lẹ̀dẹ̀)

L’orisha Gheledè appartiene al culto degli antenati femminili. É il simbolo della disciplina sociale e morale. Durante il Gheledè festival in Nigeria, i partecipanti usano rendere pubblico attraverso il canto tutto quello che non funziona nella società (come si usa da noi durante il carnevale), rendendo noto a tutti cosa c’è di sbagliato nella società con lo scopo di benedire la vita delle persone con la saggezza, per poter trovare le soluzioni alle loro difficoltà e per ottenere una comunità in armonia. Il festival Gheledè è protetto dall’UNESCO come patrimonio culturale dell’Umanità.

Curiosità: anche se si tratta di un’energia femminile, durante i rituali possono incorporarla solo i sacerdoti di questa orisha di genere maschile.

Simboli di Gheledè: abito rituale con l’ornamento di legno in testa oppure solo l’ornamento di legno; edon (figura maschile e femminile in metallo); cavigliere in metallo simili ai catenacci.

Colore: tutti i colori

Orisha Akogun (Akóògún)

É il dio della magia superiore, della medicina, della visione e dell’evoluzione intesa come capacità di manipolare le piante e di curare. L’orisha Akogun ci aiuta a migliorare la comunicazione con il mondo spirituale sia attraverso la meditazione sia incorporando l’orisha.

Colore: rosso e bianco 

Orisha Iborosia (Ìbòròsìà)

É la divinità che ci aiuta a proteggere la nostra personalità e la nostra spiritualità, che aumenta la protezione del nostro Orì e che ci garantisce un buon destino secondo la nostra scelta spirituale.

Orisha Omolù Burukù (Ọmọlú Bùrúkù)

Una divinità di duplice energia: maschile e femminile, che provvede alla convivenza tra queste due energie. La divinità Omolù Burukù ci dà il potere e la consapevolezza, e aumenta la nostra responsabilità per le azioni spirituali nel campo della magia e della medicina. Porta l’armonia nei rapporti tra i due sessi e l’armonia interiore tra la parte maschile e quella femminile. É l’orisha della disciplina spirituale, uno dei pochi per il quale esistono passi rituali di danza ed abiti rituali peculiari.

Simboli: edon (figura maschile e femminile in metallo); odorò (accessorio rituale di filato bianco e blu con dei sonagli, che l’iniziato porta intorno al collo); tessuto nero; ogià (due cinture di stoffa: una legata sopra il petto e l’altra intorno alla vita); decorazione di cauri per i polsi e le caviglie; recipiente ricavato da una zucca; agadà (accessorio rituale in metallo con un’estremità raffigurante la falce mentre l’altra contiene un campanello); coltello in legno; cauri; statue, anche le particolari »statue parlanti«.

Colore: blu e bianco

Orisha Iroko (Ìrókò)

Iroko è l’albero sul quale si radunano le Iyamì. L’energia di questo albero sacro è il principio della spiritualità, della lunga vita, della saggezza, della purificazione, dell’armonia. L’orisha Iroko si prende cura del collegamento tra il nostro Egbè, l’orisha Iyamì e la comunità degli abikù. Quando viene svolto il rituale ebò, Iroko è sempre presente, poiché è considerato la guida e il protettore spirituale.

Orisha Alabè (Alabẹ)

É un’orisha adatto a coloro che realmente desiderano praticare la responsabilità spirituale: diventare sacerdoti e sacerdotesse. Si tratta di un’iniziazione durante la quale le mani, il corpo, l’anima e l’energia dell’iniziato ricevono una benedizione per svolgere il lavoro di sacerdote o sacerdotessa (per svolgere le divinazioni, il rituale ebò, le offerte rituali). Allo stesso tempo fornisce il potere e le capacità che sono necessarie per curare il corpo, l’anima e le emozioni umane. 

Orisha Kori (Kóri)

É la divinità della fertilità, è protettrice dei bambini, soprattutto di quelli con accentuata energia abikù e di quegli adulti che si sono persi nella vita, che non hanno una direzione giusta. Kori è un’energia collegata alla salute, alla felicità, alla gioia, alla fertilità.

Orisha Oghè (Oge)

É la divinità che viene celebrata per ottenere »un carattere migliore«, per l’integrazione sociale e spirituale; ci rende più coerenti, aumenta la nostra capacità di interazione e di sviluppare le qualità ricevute durante le iniziazioni. Si tratta di un’orisha vitale per la difesa e per la giustizia, che aumenta la nostra istintività. Ci procura la capacità di venerare meglio i nostri orishà.  

Orisha Okò (Oko)

É un’energia collegata all’orishà Iyamì, all’agricoltura e alla lavorazione del suolo. La venerazione di questo orisha migliora il nostro lavoro spirituale, ottenendo dei risultati e delle capacità migliori per svolgere le divinazioni e le terapie. Per questa ragione molti venerano questo orisha.

Orisha Olodè (Olóde)

É la dea del pianeta Terra. Benedice il destino umano e la missione umana sulla Terra. É l’energia dello spazio. Con il suo aiuto è possibile riconoscere e ottenere il proprio spazio sul pianeta. Usiamo questa energia quando si vuole unificare le energie del cielo, delle stelle, delle piante e degli animali. L’orisha Olodè è legata al pianeta Terra, al suolo e alla specie umana ed è la protettrice di tutto ciò. Tutto quello che abbiamo in questa vita, deriva dalla Terra. Tutto ciò che succede in questo mondo, succede sulla Terra. La venerazione della dea Olodè è un ringraziamento alla famiglia, agli amici, alla casa, alla spiritualità e a tutto quello che abbiamo nella nostra vita. Ode – significa tempo, spazio, il ciclo della vita.

Simboli: una piccola scopa (che usiamo durante l’iniziazione per mettere in ordine il nostro spazio in questo mondo); recipiente ricavato da una zucca o di terracotta; statue; terriccio.

Colore: tutti i colori

Orisha Ologiò (Ọlọjọ)

L’orisha Ologiò è la divinità del giorno, di ogni singolo giorno. Aiuta i suoi veneratori a non perdersi nel tempo, ad essere più presenti nel momento presente e ad essere in sintonia con esso, aiuta a organizzare meglio il proprio tempo. La devozione quotidiana a Ologiò rende possibile ai veneratori un migliore controllo della loro vita e rende l’energia del singolo giorno più favorevole.

Simboli: pettine, collana in tessuto bianco e pietre, calabash

Colore: bianco e giallo

Orisha Onilè (Onílẹ̀)

L’orisha Onilè rappresenta la terra intesa come suolo. É la divinità che viene invocata in tutti i rituali. Il suo significato completo non si può praticamente descrivere. L’iniziazione in questo orisha è unica, poiché si viene iniziati contemporaneamente su due livelli dell’esistenza: oltre al corpo fisico-spirituale viene iniziata anche la nostra ombra. La divinità Onilè viene invocata per la salute delle persone e del pianeta.

Orisha Orò (Orò)

L’orisha Orò appartiene al culto degli antenati. Purifica la vita degli esseri umani dalle negatività ereditate dagli antenati, soprattutto da quelle che non sono così evidenti, palpabili. La divinità Orò è un’energia segreta, che ci purifica tramite il viaggio nel passato attraverso le generazioni. Lo stesso vale per la purificazione dell’ambiente interiore ed esterno. É anche l’energia che ci aiuta a rinnovare e a conservare la nostra energia vitale e a ottenere la pace e l’armonia nella nostra spiritualità.

Simboli: particolari assiccelle di legno; statue

Orisha Aghemò (Agẹmọ)

É un’orisha con molteplici energie e significati legati alla giustizia, alla medicina e alla magia. É il simbolo della trasformazione e del potere dell’ashè, dell’energia della realizzazione. L’iniziazione nell’orisha Aghemò è di estrema importanza per la nostra riconoscibilità spirituale.

Orisha Okè (Òkè)

La dea della purezza, delle espressioni della natura, delle montagne. L’orisha Okè rappresenta, come la roccia, un carattere inflessibile. Le persone nate con il sacco amniotico intatto oppure quelle con il corpo segnato in qualche modo durante il parto, devono venerare questa orisha.

Orisha Agiagunmalè (Àjàgùnmàlẹ̀)

É un’orisha forte e potente. Rappresenta il guerriero spirituale. I babalawo e le iyanife lo considerano il condottirero supremo in orun. É il sacerdote supremo spirituale nel mondo invisibile e il guardiano dell’ashè degli orishà.

L’orisha Agiagunmalè è l’intermediario tra il mondo invisibile e quello visibile, tra le energie conosciute e quelle sconosciute. É un’energia molto dinamica e sempre in movimento.

Orisha Ghiriwò (Gìrìwó)

Appartiene al gruppo degli orishà potenti, dei guerrieri, simile all’orisha Agiagunmalè. Si tratta di due orishà nelle quali ci iniziamo per ottenere una forza particolare, potente e non comune. Ma bisogna distinguere tra il potere e la forza fisica. Nella terminologia spirituale, potere significa prestigio, significa poter influenzare la forza fisica. In questo modo è più facile incorporare l’essenza della determinazione e del coraggio, si diventa agili, si reagisce velocemente e si è più veloci.

Orisha Ferewà (Ferewá)

É un’energia simile a quella di Akogun, ma si tratta di un’energia femminile. Durante l’iniziazione nella dea Ferewà, i sacerdoti lavorano molto con tutti i tipi di energie femminili. L’energia Iyamì è indispensabile per iniziarsi in questa orishà.

Orisha Gbongolò (Gbongbolo)

É il guerriero di Egungun. Ma mentre Egungun è completamente vestito, Gbongbolò è coperto solo a metà. Il simbolo che porta è la spada, che utilizza contro le influenze continue e persistenti, per interrompere il collegamento negativo con le generazioni passate. La persona che si inizia, riesce così a smuoversi e ad andare avanti.

Orisha Gboghì (Gbògi)

Fa parte degli Egungun particolari, poiché Gboghì rappresenta il lato estremamente potente di Egungun. A volte non è necessario fare un’ iniziazione a parte, basta aggiungere un’altare particolare all’altare di Egungun.

Orisha Ogù (Ògù)

La divinità Ogù è un’energia Iyamì aggiunta, per migliorare la propria capacità di trasformazione e di manipolazione dell’energia.

Orisha Abirangun (Abìràngún)

Questo orisha ci fornisce l’ashè per riconoscere meglio l’origine della nostra energia. É legato all’origine del nostri potere e della nostra essenza. L’iniziazione nella divinità Abirangun serve per avere un contatto più profondo con tutte le nostre forze interiori. Con questa iniziazione, il sacerdote ottiene l’ashè per aiutare gli altri a scoprire la loro essenza. Ottiene anche la missione di aiutare gli altri ad identificare le loro difficoltà.

Orisha Dadà (Dàda)

Secondo la mitologia, Dadà era il fratello di Shangò. Shangò, Dadà e Bayonì lavorano assieme. L’orisha Dadà è un’energia molto potente, è l’energia del progresso. Iniziandoci dunque in Dadà diventiamo benestanti e ricchi, riceviamo l’ashè del denaro e del successo, otteniamo una visione sociale e spirituale per avere il successo e perché il nostro impegno sia riconosciuto e ben ricompensato. Si tratta di un’energia molto simile a quella di Agè, ma questa di Dadà è rivolta di più a soddisfare noi stessi che ad essere utilizzata per aiutare gli altri.

Orisha Bayonì (Bayànnì)

Di solito, gli orishà Bayonì, Dadà e Shangò sono venerati assieme. Nel caso si è già iniziati più profondamente in Shangò, si può completare l’iniziazione con le altre due energie. L’orisha Bayonì non è adatta a chiunque, poichè la persona interessata deve prima diventare sacerdote, essere dunque una persona molto dedita a risolvere le difficoltà, una persona che trova le soluzioni per tutti, anche per le cose più difficili.

Orisha Opaluwonwon (Ọ̀pálùwọ̀nwọ̀n)

La divinità Opaluwonwon condivide il suo ashè con l’orisha Orò. Scopre i segreti ed è considerata un’evoluzione dell’energia ancestrale. É l’energia della comunicazione tra le persone e le divinità. Scopre quello che è sconosciuto e procura l’ashè per poter rispondere a molte domande.

Orisha Ainà (Àìná)

Questa divinità è legata agli abikù. I suoi veneratori naturali sono quei bambini, che alla nascita avevano il cordone ombelicale avvolto intorno al collo. Alcuni di loro portano ancora questa corda intorno al collo. Se »sentiamo« di avere una corda intorno al collo, è consigliabile fare questa iniziazione. Ognuno di noi ha qualche momento in cui si sente così.

Orisha Edon (Ẹdan)

L’iniziazione nella divinità Edon è complementare a quella nell’orishà Iyamì. Il suo scopo è far durare nel tempo le nostre qualità e i nostri successi e di sostenere il nostro ashè durante gli altri rituali. Gli edon, l’oggeto di culto che si riceve con questa iniziazione, sono venerati assieme a Iyamì. Di solito, quando facciamo un’offerta rituale a Iyamì, mettiamo vicino anche questi edon.

Orisha Morere (Mọrẹ̀rẹ̀)

É un’energia femminile. L’Ossù, che è un’iniziazione complementare in Ifà, è anche il suo simbolo. Solamente coloro che sono iniziati in Ossù, possono iniziarsi in Morere. Ore (il termine è contenuto nella parola Morere) è un’energia femminile che lavora assieme all’energia Ossù. Attira le energie spirituali, le energie agiogun.

Orisha Lakigeno (Lákijẹnà)

Questo orisha ha in comune alcune cose con l’orisha Ghiriwò, ma nel caso di Lakigeno si usa un bastoncino per la manipolazione delle energie, come nell’iniziazione in Egungun. Si tratta di un’orisha che provvede alla purificazione spirituale della comunità di un ampio territorio. Durante l’iniziazione nell’orisha Lakigeno, i candidati all’iniziazione si colpiscono reciprocamente in modo simbolico con dei bastoncini per allontanare la confusione dal corpo; in questo modo il corpo e l’anima non offrono più il loro spazio alle stupidità per ancorarsi, il che significa che il corpo umano non sarà più la casa per le difficoltà.

Orisha Olumò (Olúmọ)

Olumò è una roccia, simbolo della città di Abéòkúta in Nigeria, nello Stato federale di Ogun. Rappresenta l’energia della protezione. É un’energia spirituale, alla quale possiamo affidarci e appoggiarci. Con l’iniziazione nella divinità Olumò si ottiene un’energia più affidabile, robusta e si aumenta la fiducia in se stessi. Si diventa un’energia migliore per se stessi. Nello stesso tempo questa è un’energia di difesa da utilizzare per tante cose buone e per il progresso, la fertilità e la salute. 

Orisha Igbà-Nlà (Igbá – nlá)

É il calabash dell’esistenza, il calabash della vita, il calabash della sopravvivenza, del nostro ciclo di vita, del nostro periodo. Per avere un ciclo grandioso, perché la nostra vita sia grandiosa e lunga, perché qualunque cosa facciamo diventi grande e importante. É una parte dell’energia Iyamì.

Ci sono anche due orishà complementari:

Orisha Aremò (Arẹmọ)

Appartiene al gruppo delle orishà del potere dove sono utilizzati i simboli dell’orisha Ogun e le pietre dell’orisha Shangò. Queste due forze mettono in armonia le forze multiple dentro di noi. Se le nostre forze interiori sono troppo disperse, se non sono unite, è difficile utilizzarne pienamente il loro potere.

Orisha Alashè (Alásẹ̀)

Alashè è l’energia dell’ashè, che vuol dire: »Colui che possiede l’ashè«. Si tratta di un’iniziazione per diventare il portatore di ashè. Quest’enegia è molto interessante per coloro che devono lottare molto nella vita. Durante l’iniziazione nella divinità Alashè, si usano anche i semi dell’orisha Eluku.