Comunità spirituale degli Orishà – energie della natura

II Ẹgbẹ́ Òrìṣà II Comunità spirituale degli Orishà – energie della natura

Gli orishà elementari

Gli orishà elementari

Gli orishà sono le energie della natura, che si manifestano nel mondo visibile come fenomeni naturali e come comportamento umano, nel mondo invisibile invece come energie spirituali, con le quali possiamo influenzare in modo positivo sia i fenomeni naturali (con il loro aiuto possiamo ottenere la pace, la gioia, ecc.) sia il comportamento umano (l’energia dell’acqua, per esempio, purifica).

Tramite le iniziazioni e le offerte rituali possiamo inserire le qualità degli singoli orishà della nostra vita o portare armonia nelle qualità che già possediamo, con i rituali di purificazione invece possiamo eliminare o neutralizzare certe influenze negative. Lo scopo di tutti gli orishà è risolvere le difficoltà.

In questo testo sugli orishà elementari vi presentiamo in breve i quattro orishà primordiali e gli orishà con quelle caratteristiche che più ci mancano nella vita.

Orisha Eshù (in yoruba: Èṣù)

Dio dell’ordine, dell’organizzazione, della disciplina e della pazienza; è portatore di messaggi tra gli orishà e tra gli orishà e gli esseri umani.
Lo veneriamo allo scopo di ottenere le sue qualità nella nostra vita.

L’orisha Eshù è quello del quale abbiamo più bisogno nella vita, ma pochi lo venerano veramente. Perché è così? Tutti parliamo di queste qualità, ma pochi possono vantarsi di averle. Non siamo mai abbastanza organizzati, disciplinati, la nostra vita è più spesso un caos che ordine; la pazienza viene equiparata alla sopportazione che è considerata una caratteristica dei più deboli.

La pazienza è la capacità umana di attendere in modo attivo il momento opportuno, di riconoscerlo e di sfruttare l’occasione quando questa si presenta, significa accogliere il dono che essa porta. Si tratta dunque di un’attività consapevole e attiva. La sopportazione invece è al contrario una sottomissione inconsapevole e passiva. Si tratta di un atteggiamento imposto allo scopo di sottomettere qualcuno.

I colori dell’orisha Eshù sono il rosso e il nero.

Orisha Ifà-Orunmilà (Ifá – Ọ̀rúnmìlà)

Dio del destino, della saggezza e del segreto della vita umana.

La divinità è chiamata Orunmilà, mentre il sistema di divinazione della lettura del destino umano viene chiamato Ifà. Ma a causa dell’importanza della sua missione, l’orisha Orunmilà viene spesso chiamato anche come il sistema di divinazione: Ifà-Orunmilà.

Lo veneriamo per poter correggere il nostro destino, per ridurre al minimo i fatti negativi e non desiderati, per aumentare le nostre potenzialità e per poter avere delle occasioni nella vita.

I colori dell’orisha Ifà-Orunmilà sono il verde e il marrone.

Orisha Obatalà (Ọbàtàlá)

Dio della creatività, della pace, dell’armonia, della purezza.

Lo veneriamo per ricevere nella vita tutte le sue qualità. Se siamo creativi, saremo anche in grado di creare le soluzioni per le nostre difficoltà. Se la nostra energia è pura, abbiamo la pace nella vita.

L’orisha Obatalà ha creato l’aspetto fisico degli esseri umani. Questa era la sua prima missione. Assieme alla divinità Ogun ha modellato il corpo umano.

Il colore dell’orisha Obatalà è il bianco.

Orisha Ogun (Ògún)

Ògún is the god of war. When speaking of war, we also refer to our turbulent way of life on a day-to-day basis. He is the god of civilization and motivation who shows the right path to humans and simultaneously serves as a guiding light for all other deities as well. He is the god of renovation and the god of generosity.

We refer to Ògún as “the generous god” who built a big house without windows and doors so that people could freely come and share the good things with him. His generosity is boundless. People who feel that their life paths are blocked invoke the Òrìṣà Ògún in order to attract new opportunities and make progress. Those who suffer one failure after another are advised to make an offering to Ògún. The same goes for any person who lacks the courage to work, to move on, to invest in something, to pursue the simplest things in life, or to take risk. Risk is another aspect of our daily ritual that also includes trust and faith among other things.

His colour is blue.

Orisha Shangò (Ṣàngó)

Dio della giustizia, della responsabilità sociale, del lampo e del tuono.

Lo veneriamo per attirare il senso della giustizia e della responsabilità sociale. Se qualcuno ha delle difficoltà in tribunale, possiamo fare un’offerta all’orisha Shangò per portare la pace in questo caso specifico. Lo veneriamo anche per farci diventare dei vincitori nella vita, specialmente quando ci troviamo sotto un attacco intenso da parte dei nemici, sia quelli visibili che quelli invisibili. Con questo si intende che abbiamo a che fare sia con delle difficoltà che sappiamo di avere e anche le percepiamo, sia con difficoltà che non sappiamo di avere e che ancora non percepiamo.

I colori dell’orisha Shangò sono il rosso e il bianco.

Orisha Oyà (Ọya)

Dea del tornado, guerriera e simbolo di fedeltà, di devozione, di perfezione, di velocità.

L’orisha Oyà è un’energia molto potente. Baba King è solito dire alle donne iniziate in Oyà di rallentare un po’nella vita. La cosa più meravigliosa della vita è venerare la propria energia. La mitologia racconta che Oyà è in grado di attraversare il fuoco senza bruciarsi neanche un millimetro di pelle. E la veneriamo per questo suo coraggio. Di conseguenza, i veneratori di Oyà, sia uomini che donne, devono sempre usare il coraggio nella loro vita. Chi venera Oyà, deve essere veloce. Volente o nolente si deve creare e ottenere la velocità nella propria mente. Sappiamo che, se abbiamo il coraggio, possiamo fare qualsiasi cosa in qualsiasi momento della vita. Veneriamo l’orisha Oyà per poter attirare queste energie, per ottenere la loro benedizione, per rivolgere il nostro coraggio e la nostra velocità nella direzione giusta, per realizzare i nostri sogni. 

Il colore dell’orisha Oyà è il marrone.

Orisha Oshun (Ọ̀ṣun)

Dea dell’amore, della fertilità (in tutti i sensi della parola) e della moltiplicazione (per avere di più in qualsiasi campo: figli, denaro, successo, fortuna, speranza, protezione, ecc.).

L’orisha Oshun sorveglia il nostro amore. La veneriamo per avere fortuna in amore e negli affari e che il nostro impegno sia coronato dal successo. Il suo simbolo è l’acqua dolce (fiumi, laghi, torrenti, ruscelli). Questa è un’orisha che è venerata dalla maggior parte delle persone. Se non la veneriamo per l’amore, la veneriamo per il progresso, per la famiglia o per la salute. Indifferentemente dalle condizioni in cui ci troviamo, l’energia Oshun può essere la risposta alle nostre difficoltà.

La mitologia dice che Oshun è la madre di tutti i bambini e ama tutti quanti. Di Oshun si dice che è sentimentale e romantica proprio perché è madre. Quando abbiamo bisogno di amore, veneriamo Oshun, la invochiamo per attirare le energie e per la protezione. Lo stesso vale anche per gli aspetti finanziari e professionali della vita. Se qualcuno è irrequieto sul lavoro, oppure fallisce continuamente in qualsiasi cosa faccia, oppure non riesce ad avere un costante progresso nella vita, può venerare la dea Oshun per ottenere la stabilità nelle sue attività.

Il colore dell’orisha Oshun è il giallo.

Orisha Obaluwayè (Ọbalúwayé)

Dio della guarigione, il dio che possiede la conoscenza di tutte le malattie.

L’orisha Obaluwayè è il dio che si dovrebbe venerare sia per prevenire che per curare e in particolare per mantenere la nostra salute a un buon livello. Per salute non si intende solo l’aspetto fisico del corpo umano, non bisogna dimenticare la salute emotiva, quella dei pensieri, ecc.

Non dobbiamo aspettarci di ottenere una salute perfetta facendo un’offerta al dio Obaluwayè se non eliminiamo anche le nostre abitudini dannose e la cattiva alimentazione.

Obaluwayè può diminuire le nostre difficoltà, ma solo con il nostro aiuto.

I colori dell’orisha Obaluwayè sono il nero, il rosso e il bianco.

Orisha Ossoyin (Ọ̀sányìn)

Dio delle piante. Nelle offerte possiamo offrirgli tutte le piante.

Lo veneriamo per conoscere le piante e il loro scopo e per saperle utilizzare in modo utile.
Senza Ossoyin non ci sono orishà. Un detto yorubà dice: “Kosi ewé, kosi Òrişà”, che vuol dire: “Niente piante, niente orishà”.

Tramite l’energia delle piante possiamo rivitalizzare le energie e inserire la vita nei simboli degli orishà. La divinità Ossoyin possiede ancora una qualità: secondo la mitologia è stata creata dal dio supremo Eledunmare per portare la civilizzazione tra la gente, nel senso di sapere trovare le soluzioni alle difficoltà con l’aiuto del pianeta verde ossia con l’aiuto delle piante. Ossoyin è stato creato per insegnarci come diagnosticare le malattie e come curarle. Per questo è considerato il dio della guarigione. La differenza tra l’orisha Ossoyin e l’orisha Obaluwayè è che il primo è lo specialista delle piante, mentre il secondo è il dio della medicina. Tutto quello che si offre all’orisha Ogun, si può offrire anche a Ossoyin. Se si desidera avere la saggezza e la conoscenza sul come venerare le piante, come manipolarle e come utilizzarle, allora si deve venerare Ossoyin.

I colori dell’orisha Ossoyin sono il verde e il bianco. Anche solo il verde. 

Orisha Agè (Ajé)

La dea del progresso, della fortuna e del denaro.

Se non abbiamo fortuna, non possiamo avere denaro. Se non lavoriamo, non possiamo avere denaro. Agè non produce denaro, ma crea le occasioni per guadagnarlo e per attirarlo. Si tratta di un’energia femminile. La veneriamo per moltiplicare la nostra prosperità, per attirare la fortuna nella vita, per attirare l’energia della fortuna, della prosperità, del nostro denaro e anche, alla fine, per essere in grado di mantenere tutto ciò.

Quando si parla delle malattie bisogna considerare che non ci sono solo quelle che ci fanno ammalare oppure ricoverare in ospedale. Anche una carenza perenne di denaro, di fortuna o di occasioni buone nella vita è malattia. E inoltre esistono anche altri tipi di malattie: sentimentali ed energetiche.

Quando diamo da mangiare alle altre persone, l’energia che si libera dalla loro soddisfazione mentre mangiano, arriva fino a noi e ci porta fortuna.

Il colore dell’orisha Agè è il bianco.

Orisha Erinlè (Erinlẹ̀)

La dea della caccia, allieva dell’orisha Ogun. La divinità Erinlè è contemporaneamente il simbolo dell’energia del coraggio e dell’energia dell’infinito.

Erinlè significa qualcosa di molto grande, un’energia molto estesa, un’energia che si espande e si irradia in tutte le parti dell’universo. L’orisha Erinlè contiene l’energia di Ossoyin, pertanto entrambi hanno gli stessi simboli. La dea Erinlè contiene anche l’energia Iyamì, le Madri dell’universo, pertanto nel suo altare ci sono anche alcuni loro simboli (uccelli, per esempio). Il simbolo della dea Erinlè è la foresta.

L’orisha Erinlè è rappresentata da tutti i colori.

Orisha Oshossi (Òṣọ́ọ̀sí)

La divinità Oshossi è l’equivalente maschile della dea Erinlè. Tutto quello che vale per Erinlè, vale anche per Oshossi. Lo veneriamo per attirare le cose buone nella nostra vita, per la protezione, per orientarci nella direzione giusta.

Il simbolo della divinità Oshossi sono la freccia e l’arco. Venerando questo orisha si ottiene così una messa a fuoco migliore e sarà più facile colpire il bersaglio della nostra vita nella direzione giusta.

Il colore dell’orisha Oshossi è l’azzurro.

Orisha Eshumarè (Èṣùmàrè)

La dea dell’arcobaleno, della felicità, del segreto.

Il simbolo dell’orisha Eshumarè è il serpente cobra. È la dea della saggezza, che attira la longevità, l’ordine e la pace, il coraggio e la perseveranza. Venerando l’orisha Eshumarè siamo sempre pronti alla difesa. Eshumarè ci porta l’energia particolare dell’essere più sensibili e di avere una buona percezione, il che ci rende sempre pronti. Questa dea è collegata con l’orisha Ogun, che è un dio così importante da essere considerato il dio del giorno, e con l’orisha Ologiò, che è considerato il vero dio del giorno. La dea Eshumarè è così importante da avere anche lei l’onore di essere considerata una divinità del giorno, poiché influenza direttamente sulla nostra vita quotidiana.

I colori dell’orisha Eshumarè sono i colori dell’arcobaleno.

Orisha Yemangià (Yemọja)

L’acqua salata (gli oceani e i mari) e anche le acque dolci (fiumi, laghi, ruscelli) sono simbolo della dea Yemangià. Dove si trova l’acqua, c’è Yemangià. È l’energia che calma la nostra sofferenza.

Si dice che lei purifica il nostro dolore, che elimina la nostra tristezza, la nostra sofferenza e ci procura la sensazione di soddisfazione e di felicità. Viene considerata come madre di molti orishà. Ha la capacità di salvarci quando siamo malati e agitati, quando la nostra energia e la nostra fortuna ci abbandonano. Per esempio, quando ci abbandonano gli amici, si fa un’offerta rituale alla dea Yemangià.

I colori dell’orisha Yemangià sono l’azzurro, ma anche il trasparente (come l’acqua) e l’argento.

Orisha Egbè (Ẹgbẹ́)

L’orisha Egbè rappresenta la nostra fratellanza spirituale ed è un’energia neutrale. Egbè come anche Iyamì, le Madri dell’universo, sono delle energie multiple.

Si considera Egbè come il nostro grande salvatore ed è il simbolo della nostra amicizia con i nostri amici spirituali. Si tratta di un’energia che ci può liberare dalle malattie. Venerare la divinità Egbè significa interrompere il patto con la nostra sofferenza. Ci salva ossia ci mantiene in questo universo. A prescindere dalla causa di una nostra difficoltà o di una nostra sofferenza, l’Egbé, ossia i nostri amici spirituali dal mondo parallelo invisibile, ci aiuteranno, ci daranno la salute, ci renderanno forti, affinché la nostra vita sia più valida, abbia maggior significato e importanza, per poterci liberare dalle idee e sensazioni distruttive. C’è chi dice che non gli importa morire o ammalarsi. Sono persone che possiedono dei poteri sovrannaturali e hanno un carattere irrequieto. Sono nate con lo scopo di provocare i genitori e l’ambiente circostante e per questo molte volte sono incomprese. Queste persone sono gli abikù. L’energia Egbè ha il compito di tranquillizzare questi abikù. Ricevendo l’energia Egbè con l’iniziazione, gli abikù si tranquillizzano e finalmente cominciano a vivere con entrambi i piedi saldi su questo pianeta. Attraverso la fratellanza spirituale Egbè aumenta la loro capacità di ricevere messaggi e visioni utili.

Se vediamo che qualcuno sta perdendo tempo e che la sua vita non sta procedendo nella direzione giusta, che soffre continuamente e che è senza un orientamento nella vita, invochiamo l’Egbé salvatore.

L’orisha Egbè viene rappresentato da tutti i colori insieme.